La sentita bella resa di oggi è: l’arrivo a Favignana!
La sentita verità l’ha sentita un mio carissimo amico che mi ha dedicato questo bellissimo messaggio.
A voi di sentire bene le sue belle parole:
“Ho voglia di scriverti.
Condenso un po’ di pensieri che erano sparsi come semi di un soffione ormai liberati dal vento.
Amo i tuoi occhi, amo il tuo sorriso, amo la linea della tua schiena. Non so nulla o quasi di te eppure da subito ho sentito un legame. Credo che certe cose siano inspiegabili, e anche se fossero spiegabili in fondo sarebbe meglio non spiegarle per non appannarle.
In realtà non mi interessa spiegarti cosa sento, per due motivi. Il primo: le parole sulla lingua del più abile poeta sono comunque pennarelli a cera fra le dita goffe di un bambino, quando devono dipingere la realtà di una sensazione. Il secondo: anche potendo spiegare a che servirebbe? Non credo che ciò che sentiamo sia “corretto” solo se incontra o indovina cosa sentono gli altri specularmente. Semplicemente ciò che sentiamo è ciò che sentiamo. E basta. E io mi tengo ciò che sento di solito, perché in sé deve appagare me, a prescindere da cosa genera.
Mi piace quello che sento a prescindere dal fatto che sia opportuno o giusto. E il resto non mi importa, la vita è già abbastanza complicata così.
Ti voglio scrivere per dirti che non sei una persona “normale” e che questo per me ha molto valore. Non perché “mi piace”, ma perché a prescindere credo che il mondo abbia bisogno di tutti i colori e tu sei un colore raro.
Non so cosa ti succederà a Favignana. Cosa sentirai o penserai. Ma voglio augurarti di goderti te stessa e abbracciare quello che succederà qualsiasi cosa sarà.
Certi pensieri come i semi del soffione, hanno senso solo se sparsi. Anche se spesso muoiono tutti, atterrando su terreni che non sono destinati a loro. Mi piace pensare che non per questo siano stati inutili.
Voglio salutarti così, perché i viaggi che riescono sono quelli per cui quando torni nulla è più come prima. Fai buon viaggio a Favignana.
Grazie per queste settimane.”